SUITE BELLINI

Dimension: 55 m2
Occupation: 2 Adultes
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La SUITE prende il nome dal compositore Vincenzo Bellini, che frequentò il Conservatorio di Napoli. A lui è stata dedicata una statua opera di Alfonso Balzico e risalente al 1886 e fa da guardiana alle antiche mura della Neapolis greco-romana datate IV secolo. 

Da questo punto di vista è importante sottolineare che esiste anche Piazza Bellini ed è situata nel centro storico sul Decumano Maggiore, è senza ombra di dubbio una delle zone più frequentate e rinomate dell’intera città. Crocevia di tre delle più importanti strade del centro, via Port’Albavia san Sebastiano e via Santa Maria di Costantinopoli, la piazza è da sempre un luogo magico, in cui il moderno si sposa perfettamente con l’antico cuore di Napoli.

Anticamente la piazza altro non era che un semplice largo, attraverso il quale passavano le mura che correvano fino a via Constantinopoli, e che costituivano un sistema di fortificazione realizzato in blocchi di tufo compatto del tipo a doppia cortina e doppio sistema di speroni. Successivamente sorsero intorno alla piazza numerosi conventi e giardini, di cui ci resta oggi solo la facciata dell’ex convento di S. Antonio, attuale sede della Brau: la Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia

Altri edifici dal valore storico che fanno da cornice a Piazza Bellini sono Palazzo Conca o quel che ne resta – la facciata visibile dalla piazza è l’unica cosa ancora in piedi dopo il terremoto del 1694 – Palazzo Castriota Scanderbeg, custode del portale di Palazzo Piscicelli e della famosa fontana settecentesca e Palazzo Firrao, con le sue oscure incisioni.  La piazza è oggi uno dei maggiori ritrovi intellettuali della città, in quanto circondata, oltre che dal Conservatorio e dall’Accademia di Belle Arti, anche da molte sedi universitarie, e sopratutto dai suoi numerosi bar, caffè e pub, crocevia di giovani ed intelletuali. 

Ed è proprio a questi ultimi che si deve l’attuale valore di Piazza Bellini. Il Caffè letterario Intra Moenia per esempio, sito in vicinanza delle mura – da qui il suo nome che significa letteralmente “dietro le mura – e nato nel 1989, ha realizzare negli anni ’90 il primo progetto di pedonalizzazione di un’area del centro antico, chiudendo al traffico la piazza Bellini, utilizzata fino a quel momento come un parcheggio.