SPACCANAPOLI
Spaccanapoli rappresenta il cuore della città, famosa per aver tagliato in due il centro storico. È senza dubbio la strada più affascinante di Napoli. La camera Spaccanapoli si trova proprio al centro del palazzo, misura circa 40 metri quadrati e si sviluppa su due livelli. Al piano inferiore, una comoda zona salotto con divano letto, tavolino in vetro e poltrone, permette di godere di una zona relax separata, completamente separata dalla zona notte. Il lampadario interamente in ferro battuto, sospeso con tiranti in acciaio, è stato progettato dall'architetto Salvatore Piacentino ed è realizzato artigianalmente. La camera si affaccia sull'ampio cortile del palazzo con un piccolo balcone alla francese. La camera è dotata di doppia aria condizionata su entrambi i livelli e finestre insonorizzate. Al piano superiore, si trova una spaziosa camera da letto con travi a vista in castagno e comodini con lampade appese al soffitto. La testiera è un pezzo antico completamente restaurato. Il letto è dotato di un nuovissimo materasso in memory foam da 25 cm. Il bagno è ampio, con un soffitto caratterizzato da suggestive travi a vista, ed è dotato di bidet.
SUITE PALADINO
Via Giovanni Paladino rappresenta uno dei principali cardini di Spaccanapoli. I cardini
erano le strade che intersecano i decumani, tipici delle piante delle città della Magna
Grecia. La camera Paladino, che deve il suo nome alla strada sulla quale si affaccia
PalàSuites, è una delle camere più ampie della struttura, circa 45 mq, suddivisi su due
livelli, al livello inferiore vi è un comodo salottino con divano letto, tavolino in vetro e
poltroncine, smart tv, Wifi, che consente di godere di un autonomo spazio per relax,
completamente autonomo dalla zona notte. La camera ha ampi ed autonomi spazi e per
questo si presta ad essere comodamente utilizzata anche da 4 persone. Il lampadario
interamente in ferro, sospeso con tiranti in acciaio, è stato disegnato dall’arch. Salvatore
Piacentino e realizzato artigianalmente. La Camera affaccia all’interno dell’ampio cortile
del palazzo con un balconcino alla francese, ha doppia climatizzazione sui due livelli,
infisso insonorizzante. Al piano superiore si trova una spaziosa camera da letto, con
soffitto con travi di castagno a vista, comodini con abadjuors pendenti al soffitto.
COSTANTINOPOLI
La suite prende il nome dall'omonima chiesa dedicata alla Madonna di Costantinopoli che come vuole la leggenda aveva un'immagine proprio dove sorge l'attuale tempio.Appena fuori dall'antico tracciato di impronta dei cardini e decumani, la strada presenta, ivi affacciate alcune chiese monumentali di rilievo.
L'origine del tracciato della strada è da far risalire all'epoca del viceré Don Pedro de Toledo, autore di un importante piano di ampliamento urbanistico della Napoli del Cinquecento; l'intendimento iniziale era quello di far confluire la via ad una porta allora presente, la porta di Costantinopoli, demolita nel 1852.
Oggi la strada è ricca di negozi e librerie d'antiquariato. Santa Maria di Costantinopoli è una delle strade del centro storico di Napoli, che porta il nome dell'omonima chiesa conventuale all'angolo di piazzetta Museo Nazionale1 (2).
E' tracciata dritta da piazza Bellini, quartier San Lorenzo e muore su di uno sperone collinoso sul posto in cui sorgerà prima il Palazzo della Cavallerizza trasformato nella regia Facoltà degli Studi e, poi, finalmente da Carlo di Borbone riutilizzato come Museo, quartier San Carlo all'Arena.
Nelle antiche vedute napoletane dove di fatto manca l'idea stessa di Santa Maria di Costantinopoli come una vera e propria via di collegamento come lo è oggi, si osserva dal lato del Museo Nazionale la collinetta terminare in una anfrattusosa scarpata di tufo al di sopra della quale dominano da sempre i colossali edifici della Chiesa della Madre di Dio a Santa Teresa degli Scalzi, il Colosimo al quartiere Stella e più giù sul fondo valle un borgo tardo secentesco conosciuto col toponimo delle Cavaiole anticipa a nord il Borgo dei Vergini.
I resti del portale del palazzo Conca a ridosso dello scavo sulle mura greco-romane venne ritenuto di derivazione catalana.
SUITE PORTALBA
La suite prende il noma dalla famosa porta, tra Dante e Bellini c’è di mezzo Port’alba… La Porta infatti collega le due piazze rispettivamente dedicate al sommo poeta e al grande compositore. Nella sostanza si tratta di una sorta di doppia porta, quella denominata Port’Alba che dà verso piazza Dante introduce infatti in una cortissima via che attraverso un altro arco sbocca poi in piazza Bellini. Doppio varco dunque per una via, ugualmente chiamata Port’Alba, che è nota per i numerosi negozi con bancarelle in strada di libri nuovi e soprattutto usati. Negozi che, a dir la verità, stanno lasciando spazio sempre più frequentemente a Caffè, pizzerie, e locali pubblici in genere. Del resto la vicinissima piazza Bellini è ormai uno dei cuori della movida a Napoli, luogo preferito per gli aperitivi e punto di ritrovo per migliaia di persone, soprattutto giovani. Bancarelle di dolciumi e artisti di strada contribuiscono a dare vita e vitalità a questa porta che risale al 1600.
NILO Queen Superior
La Camera Nilo è diversa da tutte le altre camere della struttura. Prende il suo nome dalla piazzetta Nilo sulla quale si affaccia col suo poggiolo, attrezzato con sedie e tavolino, che consente di tuffarsi direttamente nei suoni, colori e vivacità di uno dei più movimentati centri storici d’Europa. La statua del dio Nilo in marmo, che da il nome alla piazzetta, racconta la presenza degli alessandrini d’Egitto che si insediarono in questa parte della città durante il periodo greco della stessa. Piazzetta Nilo si trova lungo la famosa Spaccanapoli, proprio all’inizio di via San Biagio dei Librai , uno dei tre decumani della Napoli greco-romana: siamo proprio nel cuore del centro antico e non a caso la piazza e la statua del dio Nilo che la caratterizza sono dette “il Corpo di Napoli”.
Singolarità della piazza è che conserva da oltre duemila anni la medesima denominazione, ossia da quando un consistente numero di nativi di Alessandria d’Egitto si stabilirono in quella zona della città ed eressero così la statua del Nilo per ricordare la loro terra lontana. La statua raffigurante il dio Nilo come vecchio barbuto con una cornucopia (simbolo di abbondanza per gli antichi) lungo il braccio destro, il fianco appoggiato su di un sasso ed i piedi su una testa di coccodrillo.
La camera molto ampia e luminosa di circa 45 mq, reca un soffitto a volta interamente affrescato con motivi floreali dei primi del ‘900. Il bagno molto ampio e dotato di bidet, reca uno squarcio nel soffitto dal quale si può ammirare un incredibile affresco probabilmente cinquecentesco. La stanza è completata da un romantico letto a baldacchino.
Suite DONNAROMITA
La Camera Donnaromita deve il suo nome alla vista di cui gode sulla cupola della antica chiesa di Santa Maria Donnaromita. La stanza è una suite strutturata su due livelli, per una altezza di 6,4 mt ed una superficie complessiva di 48 Mq. Vi si accede direttamente dal salotto, dotato di divano letto, poltrona, tavolo in vetro e poltroncine, poggiolo con affaccio su via Paladino attrezzato con due sedie e tavolino, molto suggestivo per un caffè, o un aperitivo con vista sulla vivacità del centro storico. Il primo livello concede al viaggiatore la possibilità di godere di una zona giorno completamente autonoma rispetto alla zona notte, dove potersi intrattenere, rilassare, lavorare o anche ricevere ospiti per ragioni di lavoro. Al livello superiore si trova il letto matrimoniale, ampio bagno con bidet. La camera può ospitare fino a 5 persone.
Junior Suite GUANTAI
La camera prende il nome da via Guantai Nuovi, una delle strade più antiche del centro storico che deve il suo nome per l’appunto alla presenza di artigiani che realizzavano sia raffinati guanti per la migliore nobiltà napoletana che guanti grezzi da lavoro. La camera “Guantai” si sviluppa su due livelli, con un’altezza di 6,40 metri per una superficie complessiva di 59,40 mq, comodamente abitabile da 6 persone. Il doppio livello consente anche una buona privacy nel corso del soggiorno. La testiera del letto matrimoniale principale è realizzata con una cassettiera per guanti del 1920 recuperata da un antico negozio dismesso di via Toledo che vendeva pregiati ed eleganti guanti lavorati artigianalmente. La camera è dotata di armadio, tavolino in vetro, poltroncine e poltrone.
La parte soppalcata della camera presenta un letto matrimoniale che su richiesta può essere diviso in due letti singoli.
La camera oltre ad un’ampissima superficie è dotata di un poggiolo esterno con sedie e tavolino che si affaccia su via Paladino. Gli infissi alti oltre 4 metri inondano la stanza di luce per tutto il giorno.
Il bagno si trova al primo livello ed è privo di bidet, ma munito di doccetta igienica collegata al wc.
Suite King MEZZOCANNONE
La Camera Mezzocannone deve il suo nome ad una delle principali via del centro storico che collegano il decumano inferiore (SpaccaNapoli) e piazzetta Nilo al quartiere Porto. La stanza è strutturata su due livelli (alta 6,40 con una superficie di 49,44 mq) con ingresso in salotto arredato con divano letto, poltrona, tavolo in vetro e poltroncine, poggiolo con affaccio su via Paladino attrezzato con due sedie e tavolino, molto suggestivo per un caffè, o un aperitivo con vista sulla vivace piazzetta Nilo e sul Decumano Inferiore. Al livello superiore letto matrimoniale sormontato da un’antica testiera del letto risalente agli anni ’50 e bagno con bidet. La soluzione su due livelli della suite consente ai viaggiatori di godere di ampi spazi vitali, da dedicarsi al relax o al lavoro, con un' importante autonomia fra la zona notte e la zona giorno.
suite bellini
La SUITE prende il nome dal compositore Vincenzo Bellini, che frequentò il Conservatorio di Napoli. A lui è stata dedicata una statua opera di Alfonso Balzico e risalente al 1886 e fa da guardiana alle antiche mura della Neapolis greco-romana datate IV secolo.
Da questo punto di vista è importante sottolineare che esiste anche Piazza Bellini ed è situata nel centro storico sul Decumano Maggiore , è senza ombra di dubbio una delle zone più frequentate e rinomate dell’intera città. Crocevia di tre delle più importanti strade del centro, via Port’Alba , via san Sebastiano e via Santa Maria di Costantinopoli , la piazza è da sempre un luogo magico, in cui il moderno si sposa perfettamente con l’antico cuore di Napoli.
Anticamente la piazza altro non era che un semplice largo, attraverso il quale passavano le mura che correvano fino a via Constantinopoli , e che costituivano un sistema di fortificazione realizzato in blocchi di tufo compatto del tipo a doppia cortina e doppio sistema di speroni. Successivamente sorsero intorno alla piazza numerosi conventi e giardini, di cui ci resta oggi solo la facciata dell’ex convento di S. Antonio, attuale sede della Brau: la Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Altri edifici dal valore storico che fanno da cornice a Piazza Bellini sono Palazzo Conca o quel che ne resta – la facciata visibile dalla piazza è l’unica cosa ancora in piedi dopo il terremoto del 1694 – Palazzo Castriota Scanderbeg, custode del portale di Palazzo Piscicelli e della famosa fontana settecentesca e Palazzo Firrao, con le sue oscure incisioni. La piazza è oggi uno dei maggiori ritrovi intellettuali della città, in quanto circondata, oltre che dal Conservatorio e dall’Accademia di Belle Arti, anche da molte sedi universitarie, e sopratutto dai suoi numerosi bar, caffè e pub, crocevia di giovani ed intelletuali.
Ed è proprio a questi ultimi che si deve l’attuale valore di Piazza Bellini. Il Caffè letterario Intra Moenia per esempio, sito in vicinanza delle mura – da qui il suo nome che significa letteralmente “dietro le mura – e nato nel 1989, ha realizzare negli anni ’90 il primo progetto di pedonalizzazione di un’area del centro antico, chiudendo al traffico la piazza Bellini, utilizzata fino a quel momento come un parcheggio.
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